Capestrano: Passeggiata fotografica alla scoperta del fiume Tirino.

Tritano è il nome antico del fiume Tirino che viene dal greco e che significa triplice sorgente. L'origine carsica e le sue fonti risorgive sono il segreto del fiume considerato tra i più limpidi d'Europa. Direttamente dal Gran Sasso, le sue acque incontaminate, si contraddistinguono per abbondanza e purezza.

Il fiume Tirino è ricco di colori di vita sia in acqua che tutto intorno. Tra i canneti ed i salici cenerini, nidificano e vivono difatti,  innumerevoli specie. E’ possibile ammirare folaghe, tuffetti d’acqua, moriglioni e svassi mentre sui salici secolari, si possono osservare garzaie e aironi cenerini.

Il nostro percorso inizia dal Ponte San Martino. Una fotografa professionista, che ha scelto di vivere in questi luoghi da un po’ di anni, vi racconterà del suo amore per il fiume Tirino e della natura meravigliosa che lo circonda.

Prima di introdurvi alla fotografia naturalistica,  condividerà con voi qualche riflessione sulla fotografia in generale, che ha maturato in tanti anni di esperienza e, suggerirvi, di fermarvi a riflettere prima di passare all’azione, sul significato stesso della “fotografia”.

Una piacevole passeggiata lungo le rive del fiume dunque, sarà l'occasione per cogliere, con amore e attenzione, i  particolari che offre il paesaggio incontaminato della Valle del Tirino.

La nostra prima tappa è il Vecchio Casino lungo il fiume, dove, qualche volta, è possibile incontrare il suo proprietario, un veterinario che si dedica alla pittura e scambiare quattro chiacchiere con lui che conosce il fiume da quando era ragazzo. La sosta sarà utile anche per fotografare le folaghe e le cristalline acque del Tirino.

Proseguendo il cammino si arriverà all’Abbazia di San Pietro ad Oratorium immersa nel bosco sulla riva sinistra del fiume, in un luogo particolarmente silenzioso e suggestivo. Una chiesa ricca di misteri legati al "Quadrato di Sator", l'elemento più enigmatico dell'edificio, una scritta palindroma che può essere letta da sinistra a destra e da destra vestro sinistra, dall'alto al basso e dal basso all'alto. Presente anche in altri luoghi antichi, cita le parole "rotas opera tenet arepo sator" di cui, ancora oggi, se ne discute il significato.

Sarà possibile, durante la sosta, fotografare sia l’esterno che l’interno di questa considerevole testimonianza voluta dal Re Desiderio e il cui anno di fondazione risale al 752.

Terminata la visita alla chiesa, si prosegue verso il punto panoramico del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga dove sarà possibile concludere in bellezza, la passeggiata fotografica su uno dei più stupefacenti paesaggi del Tirino dall’alto.

Poco distanti, i tavolini e le panche dell’area pic nic, dove degusteremo un pranzo leggero al cesto di prodotti locali.

Tra i saluti e gli abbracci, ancora qualche fotografia per ricordo, da condividere sui social, con gli amici e i parenti rimasti a casa.