Dalle piu’ antiche botteghe di rapino una soltanto e’ giunta ai nostri giorni ed e’ quella dei Bontempo che oggi ha i suoi forni a Francavilla al Mare.

Il capostipite fu Lorenzo Bontempo, che visse dal 1838 al 1921. Alla sua morte la bottega passò al figlio Giuseppe (1868-1942) che la ingrandì, e in seguito con la collaborazione dei figli Lorenzo, Alfredo e Andrea diede vita ad una intensa attività produttiva che raggiunse livelli di notevole qualità. E’ da ricordare in particolare l’opera di Alfredo che attinse a lodevoli risultati di qualità pittorica con maioliche di alto valore artistico. Alfredo aveva studiato pittura e aveva poi consolidata la sua formazione alla scuola del grande maiolicaro rapinese, Fedele Cappelletti, presso il quale svolse un periodo di apprendistato. Alla morte di Giuseppe, la conduzione dell’azienda passò ad Andrea (1905-1996) che continuò ad operare nella tradizione prettamente artigianale della famiglia.

Attualmente la direzione è passata al figlio, il professore Amato Bontempo. Ancora oggi questo marchio continua ad operare nel segno distintivo dell’eccellenza, indirizzando la produzione nel solco della tradizione familiare dove, accanto a nuove forme di decoro, conserva e privilegia quelli dell’antica ceramica rapinese, vale a dire: il “fioraccio”, il “gallo”, “uccelli e tronchi”, “uccellino e rete”, la “rosaspinosa”, il “paesaggio in monocromo blu” e il cosiddetto “tombolino”. Quest’ultima riconosciuta come una delle più elaborate e felici composizioni pittoriche mai eseguite a “piccolo paese” su maiolica, dove per l’appunto il paesaggio dominante sui fondi si alterna sulle tese e sui bordi partiti a “quartiere” a mazzetti di fiori di fattura ispirata al classico “fioraccio”.

Fra i nuovi motivi decorativi creati da Amato ci piace citare quello dei “due galletti” che si riallaccia idealmente a quello tradizionale del “gallo”. E’ questa una bellissima composizione preziosa di colore, studiata per la riproposta in chiave artigianale moderna di un elemento decorativo di antichissime origini rappresentante l’albero della vita.

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